Quindi ho un sacco di tempo per ricordarmi le belle giornate di fine agosto in Sicilia.
Questa regione mi ha davvero stregata.
Ogni tanto penso che se non fossi italiana, mi vorrei trasferire a vivere qui in Italia, non so bene dove. Ma qui tutto è davvero troppo bello.
Ma parliamo della Sicilia, oggi vi porto a Noto.
Quando visitate la Sicilia barocca, non potete non imparare una data: 1693.
E' scritto in ogni guida, in ogni cartello informativo, dappertutto, tanto che, ho finito per imparare questa data anch'io. :)
In quell'anno ci fu un terremoto disastroso che distrusse ampie aree dell'est della Sicilia.
I paesi che vennero rasi al suolo, vennero poi ricostruiti con lo stile Barocco.
Per me questo stile è uno spettacolo per gli occhi.
I palazzi sono color miele, hanno tantissime decorazioni e sono davvero incantevoli.
"Gli architetti Gagliardi, Labisi e Sinatra si sfidarono nella ricerca di concetti urbanistici innovativi. Assieme ad una schiera di scalpellini crearono facciate altissime e ampie piazze con viste spettacolari in un gioco di virtuosismi fatto di prospettive e di linee arcuate.
La facciata divenne più importante dell'interno.
Il risultato fu un'architettura davvero ricca di fascino e fantasia che al tramonto appare meravigliosamente intinta d'oro." (Dalla guida della Sicilia, Dumont)
Si accede a Noto da Porta Reale e poi si percorre corso Vittorio Emanuele, con la Cattedrale di Noto, Palazzo Ducezio.
In Sicilia, dalle 11 in poi fa un caldo assurdo.
Visitare le città tra le 12 e le 15 è davvero un atto di devozione nei confronti della cultura, ma il mio fisico, devo ammetterlo, non ha una grande resistenza.
Così per sopravvivere, abbiamo iniziato ad entrare in tutte le chiese che vedevamo e ci sedevamo all'ombra (quando disponibile).
A Noto, durante un ristoro all'ombra, abbiamo incontrato questa banda di giovani, che di domenica mattina se la raccontava.....