January 22, 2021

Ci sono ancora :)

Da quanto non passo in questo mio posticino!!!

E trovo tutto diverso.

Quante volte mi viene in mente qualcosa che vorrei annotare qui ma poi ogni giorno passa veloce e non ho mai tutto il tempo che vorrei, oppure mi trovo davanti a questa pagina bianca e faccio fatica a riprendere il discorso dove lo avevo lasciato (tipo, a maggio?).

Ecco il 2020 è stato l'anno della lettura.

Ho letto più di 30 libri, e non mi era mai successo. E' che al mattino non riesco a dormire (da quando abbiamo cambiato l'ora è un successo se mi sveglio alle 6:00) e così ho un sacco di tempo per me. 

Faccio colazione con calma, preparo le colazioni per gli uomini della famiglia e poi guardo il telefono. E poi faccio quello che mi piace un sacco: leggere. Da metà dicembre salgo in sella alla mia cyclette e viaaaa! leggo finchè non è ora di far partire la giornata, metto a scaldare i biberon, scaldo l'acqua per il the, tiro su le persiane, e così inizia ogni giorno.

Ho trovato una cara ragazza che legge sicuramente più di me, e che mi passa un sacco di bei libri.

Ho trovato una cara libreria, dove io e Seba siamo quasi di casa.

Ho trovato una mia routine, che mi da sicurezza e mi fa stare bene.

Alcuni libri non volano via facilmente, in altri casi invece, mi trovo sperduta perchè avevo trovato un rifugio bello bello in cui stare.

Nel 2020 mi sono avventurata in letture che mai avrei pensato di fare, grazie a regali o a consigli trovati su instagram. Non so fare e non mi piace fare recensioni particolarmente approfondite, leggo perchè mi piace non per cercare particolari nascosti.

Tanti libri mi fanno viaggiare, e adesso che ne sento particolarmente bisogno (come tutti immagino), mi trovo nel caldo Ohio con Sal e Fielding leggendo "L'estate che sciolse ogni cosa".

Mi affeziono alle autrici che scrivono libri che mi hanno toccata più di altri; certe volte scrivo loro su instagram e alcune mi rispondono.

Questo fa si che:

  1. guadagnino un milione di punti
  2. diventi una loro fan sfegatata
  3. chieda loro consigli di lettura
  4. pensi di essere una loro amica
  5. probabilmente loro si pentano di avermi dato la confidenza iniziale 👧 
  6. la migliore è Desy Icardi

Mi sono ripromessa di pubblicare questo post, quindi anche se mi sembre di concluderlo come vengono finite le storie della Pimpa (leggetene qualcuna per credere), per oggi non riesco ad aggiungere altro.

Ho un sacco di altre cose da dire, ma un personaggino che oggi mentre mangiava mi ha chiesto "Ma è possibile fare una zuppa di sasso?" mi attende.

May 8, 2020

Questo strano periodo

Giovedì scorso stava piovendo.
Guardavo la pioggia cadere e pensavo a come si divide in sillabe la parola "pozzanghera".
Poz-zan-ghe-ra
Mi sono arrivati degli spruzzi piccoli piccoli in faccia.
Ho guardato il piccoletto che con il suo sorrisetto furbo, stava imparando a passare il suo pollice sopra le setole dello spazzolino che teneva in mano.
Ecco cos'era, ho pensato, e ho tuffato il mio naso sul suo collo, che al pomeriggio presenta una varietà di profumi che dipende dallo yogurt che mangia quando si sveglia.

Questo forse può essere il riassunto di questi due mesi di quarantena, in cui sia io che mio marito abbiamo fortunatamente continuato a lavorare, alternandoci per tenere il piccolino.
Abbiamo piantato tante piantine di pomodoro.
Ho letto molto, in terrazza sotto al sole.
Mi sono fatta (male) la tinta ai capelli per la prima volta, e non vedo l'ora di potermela rifare per un risultato un po' decente.
Ho rasato mio marito per la prima volta, e adesso vivo in casa con Lupin.
Non ho mai stirato.
Mi sono truccata solo a Pasqua.
Ho fatto la pizza quasi tutti i sabati.
Certi giorni mi è sembrato particolarmente difficile, e mi sono lievemente esaurita.
Altri giorni è stato proprio bello, e devo dire che ho avuto due compagni di quarantena davvero simpatici e speciali.

Ieri sono andata a camminare con il piccolo.
Piccoli passi di libertà, e posti bellissimi da riscoprire in primavera.

April 5, 2020

Cinque aprile 2020

Stamattina stavo facendo un sugo con le melanzane, il basilico e la cipolla.
Non so come, ma si è sprigionato un profumo buonissimo e mi ha portata a quando ero piccola, e mia nonna faceva gli gnocchi.
Non era una cosa giusto per.
Era un affare serio.
Una mattina decideva che aveva voglia di fare gli gnocchi e li faceva per tutte e quattro le figlie e relativi figli.
Li faceva, li cucinava, li condiva, e noi nipoti andavamo da lei con la pentola e poi portavamo a casa nostra quelle delizie.

Non so perchè mi è venuta in mente mia nonna.
Forse perchè mi piacerebbe sapere cosa mi avrebbe detto di questo periodo. Forse, insieme al nonno, mi avrebbe dato qualche consiglio, quella saggezza che una persona si costruisce a fatica nel corso degli anni. E che adesso servirebbe tanto.

Sono sempre stata una pantofolaia, sicchè questo stare a casa forzatamente, non mi pesa troppo.
Mi pesa non poter fare le passeggiate con il mio bimbo, che però sta apprezzando le terrazze e le piantine che riesco a piantare.
Mi pesa non vedere e stare vicina a mia mamma, che però videochiamo anche 3 volte al giorno.
Mi pesa non avere un giardino, per godermi di più questa natura che continua a sbocciare.
Guardo il lato bello di tutto questo: mi godo tantissimo il mio bambino e mio marito.
Seba ha imparato che la polvere non si può toccare ma solo vedere quando il sole la illumina, che è bellissimo ballare, che in terrazza ci sono un sacco di ragni che si chiamano Gigio che dormono un sacco, che ogni giorno è bello e c'è sempre qualcosa da fare.
Io ogni giorno imparo e appena posso leggo e volo via, nelle ultime settimane ad Amburgo.
Su instagram ho scoperto questa bravissima disegnatrice per bambini
Mi sono scaricata Telegram solo per seguire Pesto della SignorinaLaVe
Ho appena finito la trilogia della Korn e vorrei consigliarla a tutti.

December 31, 2019

Adieu 2019

Tra poco sentirò un piccolo pianto provenire dalla camera.
Così correrò e troverò il mio piccolino che tende le manine verso di me.
Me lo prenderò in braccio e annuserò il suo odore, di cui non ne ho mai abbastanza.
E inizieremo la giornata.
L'ultima giornata di questo 2019.
Che è stato un anno frullatore, mi ha insegnato così tante cose di me e delle persone che mi stanno intorno.
E' iniziato lento ed è finito come un fulmine.

Fatti e pensieri casuali di questo 2019:
*Due settimane fa, ho pianto ritirando il lavoretto natalizio che il piccolino ha fatto per noi all'asilo: è un alberello di natale con la pasta colorata come palline, e mi è venuto in mente quando è tornato a casa con le manine sporche di verde. So che a nessuno fa piangere questa cosa, ma a me si.
*E' sorprendente vedere quante cose sta imparando, e come le sta imparando: prima di lui non avevo capito la meraviglia che sono i bambini. 
*Sa dire poche parole, ma tra queste c'è anche "adieu".
*Al ritorno al lavoro ho trovato buoni colleghi con cui parlare e con cui concedermi una volta a settimana un paninazzo dal "Lurido", una fuga nel mondo dei grandi 😀
*L'altro ieri, per la prima volta in 14 mesi ho guardato la tv: stranger things 3....SUPER
*La montagna d'estate è stata rigenerante e continuo a pensare a quanto siamo stati bene.
*Ho conosciuto nuove mamme al nido, e devo dire che sono state una piacevole scoperta.
*Ho un nuovo sogno nel cassetto, che forse non realizzerò mai.
*In quest'anno, ho avuto molte volte la riprova che mio marito è una persona stupenda. E anche mia mamma. E mia sorella.
*Continuo ad ascoltare sempre le solite vecchie canzoni, non ho idea di quali siano le canzoni degli ultimi anni
*Sono diventata molto più selettiva con le persone e con le cose che ho da fare
*Sorprendentemente ho letto più libri quest'anno che lo scorso anno che ero incinta.
*Ho incontrato per la prima volta Valentina e devo dire che è una persona ancora più squisita nella realtà
*Sicuramente guidando per andare al lavoro mi verranno in mente altre cose di questo 2019, ma adesso non mi passa nient'altro per la testa....

....quindi buon ultimo giorno dell'anno!

November 16, 2019

Da queste parti....

Sono volati ben due mesi dall'ultima volta che ho scritto qui.
Due mesi, pieni, pienissimi.

E' proprio vero: non ho più tempo per me.
E' proprio vero: al lavoro mi riposo.
E' proprio vero: i virus che prendono i bambini sono terribili per noi adulti (vivo nel terrore di ri-prendermi un'influenza intestinale).

Poi però, c'è la prima candelina spenta.
C'è il primo, timidissimo passo da solo.
C'è il "BAAA" di lui, quando si nasconde e poi ti rivede.
C'è il suo modo di abbracciarti quando prende sonno.
C'è il preziosissimo biscotto pieno di saliva che ti viene gentilmente offerto per colazione.
C'è il gatto dei vicini che quando viene nel nostro terrazzo genera un'allegria incontenibile.
Ci sono gli interruttori delle luci da accendere e spegnere, e poi accendere e spegnere, e poi ancora accendere e spegnere....

C'è una vita che non avrei mai immaginato potesse essere così.

September 5, 2019

Un anno fa

Un anno fa stavo facendo il corredino per l'ospedale, piegavo minuziosamente il vestitini e non mi pareva vero che un corpicino potesse entrare in quei vestiti.
Ieri ho portato il corredino al nido, stirando ogni cosa perchè la scritta "Sebastiano" si incollasse bene ai body, agli asciugamani, alle lenzuola.

Un anno fa, mi guardavo allo specchio, lievemente impaurita dai 150 17/20 kg che avevo preso, chiedendomi come avessi fatto ad avere quella pancia così enorme.
Oggi, quando guardo gli specchi, vedo sempre delle minuscole manine che hanno segnato il loro passaggio: di sfuggita, a 50cm da terra, all'altezza della mia testa, sono sempre lì. E non voglio pulirle perchè mi piacciono tanto.

Un anno fa ero diventata socia di maggioranza dell'amuchina: 3 timer per segnare i 15 minuti che mi concedevano di mangiare con tranquillità una insalatona o della frutta fresca.
Quest'anno, un veloce risciacquo e mangio tonnellate di verdura e frutta fresca.

Un anno fa avevo tanto tempo per me. Tutto il tempo che avevo, era per me.
Quest'anno, ho scampoli di tempo e di qui a due settimane, mi dicono, non ne avrò più.

Ma va bene così. Benissimo.
Non tornerei indietro a un anno fa per niente al mondo.
Ho passato mesi terribili (i primi) e mesi meravigliosi (tutti gli altri), in cui mi sono goduta il mio bambino in ogni attimo.
Il profumo di pane sulle sue manine, i suoi sbadigli, il suo profumo prima e dopo il bagnetto, i suoi mille sorrisi prima fatti solo con le gengive e poi con un numero sempre crescente di denti, la puzza nei suoi piedini, le dita dei suoi piedini, le sue scoperte, le sue mani che mi cercano quando anch'io ne ho bisogno.
E così adesso, al mattino, mi trovo a lasciare questo piccino alle maestre.
Che mi dicono essere buono e tranquillo.
E non faccio che aspettare con ansia il momento in cui lo rivedrò, immergerò il mio naso nel suo collo per sentire il suo odore e riempirlo di baci.
Così, ogni giorno avrà un momento bellissimo da ricordare.

August 2, 2019

Pice legge - Tutto sarà perfetto di Lorenzo Marone

Ogni libro di Marone che leggo,ha un sacco di pagine con le orecchie.
Fatte volutamente per ritrovare facilmente le frasi che mi sono piaciute di più.
"Tutto sarà perfetto" è un libro che ho letto in pochissimi giorni perchè volevo sapere cosa avrebbe fatto Andrea, come stava Ondina, cosa succedeva al comandante, quante ancora ne avrebbe combinate Augusto.
Lorenzo Marone mi fa innamorare di Procida (che non ho mai visto), mi fa pensare al mare d'inverno, al fatto che bisogna fare quello che ci fa stare bene, che  si può sempre ricominciare con una nuova foto che fa iniziare una nuova vita e che "la perfezione è un attimo che sfugge alle regole."

July 29, 2019

Pice legge - I Goldbaum di Natasha Solomons

Greta, Albert, Otto, mi hanno tenuto compagnia in questa calda settimana di metà luglio. 
Ho sperato ci fosse un seguito, ma niente.

Nel 1911 Greta, che fa parte della ricca famiglia di banchieri Goldbaum, lascia Vienna per sposare Albert, un Goldbaum inglese, perchè la dinastia possa proseguire.
Tra Greta ed Albert non scorre buon sangue, fino a che la mamma di Albert non regala a Greta un centinaio di acri dove "sentirsi libera da ogni costrizione".
Poco dopo, la storia si intreccia inesorabilmente con la prima guerra mondiale che cambierà le sorti di tutti i Goldbaum.

Un libro bellissimo e ben scritto!

July 12, 2019

Pice legge - Cazalet- Gli anni della leggerezza di Elisabeth Jane Howard

Leggo, non tanto quanto la signorinaLave (che per me legge tantisssimissimo), ma leggo.
Non testi impegnati, ma romanzi, perchè la lettura per me, è un piacere immenso.
Cerco di trasmettere lo stesso piacere anche al piccolino, ma per adesso il risultato più soddisfacente è lui che sbatte le manine sul libro, o lui che accartoccia la copertina di plastica dei libri presi in biblioteca.
C'è tempo, mi dico, e così quando lui dorme leggo.
Non sono una superlettrice e non sono capace di fare recensioni (alle elementari odiavo fare i riassunti), però mi piace leggere.
E mi piace consigliare alle persone se ci sono libri che meritano di rubare loro un po' di tempo.
Ho appena finito di leggere il primo romanzo della saga dei Cazalet- Gli anni della leggerezza di Elisabeth Jane Howard.
E vorrei avere a casa già il secondo. :)

Nell'estate del 1937 la famiglia Cazalet si trova riunita nella casa di campagna per le vacanze estive. 
"È un mondo dalle atmosfere di altri tempi, dove tutto avviene secondo rituali precisi e codici che il tempo ha reso immutabili..."
Inutile dire che ci si appassiona alle storie di tutti i componenti familiari e si ha voglia di leggere il seguito :)

July 10, 2019

Le avventure della pice - inizio luglio 2019

In questo fine giugno siamo resistiti al primo viaggio in tre.
Non solo, abbiamo preso un aereo.
E il piccolino non ha preso niente da me, si è goduto il viaggio, ha dormito, ha giocato con i vicini di posto e non ha mai pianto.
Inutile dire che io non ho avuto la stessa disinvoltura, quindi non credo prenderò molti altri aerei per il momento.
E' interessante scoprire che, al momento, le vacanze non sono più un momento di riposo, ma di superlavoro. 😀

Ho mangiato una caponata buona, ma proprio buona, buonissima.
Due anni fa, quando siamo andati in ferie in Sicilia, abbiamo iniziato a provare tutte le caponate.
La loro preparazione, cambia in base al posto in cui si va.
Per me, al momento, vince la caponata palermitana.

La pila di vestiti da stirare cresce.
Mi guarda.
Ma finchè non fa un po' di fresco, può anche minacciarmi ma non la stirerò mai.

Il primo bagno in piscina, non si scorda mai.
Con la cuffia.
E con il costumino di Nemo.

Ho sempre sottovalutato le biblioteche, anche se mio marito mi suggeriva di fare un giro giusto per vedere.
Ieri sono andata.
Ed è stato amore al primo libro scelto.
Photo by Janko Ferlič on Unsplash