Giovedì scorso stava piovendo.
Guardavo la pioggia cadere e pensavo a come si divide in sillabe la parola "pozzanghera".
Poz-zan-ghe-ra
Mi sono arrivati degli spruzzi piccoli piccoli in faccia.
Ho guardato il piccoletto che con il suo sorrisetto furbo, stava imparando a passare il suo pollice sopra le setole dello spazzolino che teneva in mano.
Ecco cos'era, ho pensato, e ho tuffato il mio naso sul suo collo, che al pomeriggio presenta una varietà di profumi che dipende dallo yogurt che mangia quando si sveglia.
Questo forse può essere il riassunto di questi due mesi di quarantena, in cui sia io che mio marito abbiamo fortunatamente continuato a lavorare, alternandoci per tenere il piccolino.
Abbiamo piantato tante piantine di pomodoro.
Ho letto molto, in terrazza sotto al sole.
Mi sono fatta (male) la tinta ai capelli per la prima volta, e non vedo l'ora di potermela rifare per un risultato un po' decente.
Ho rasato mio marito per la prima volta, e adesso vivo in casa con Lupin.
Non ho mai stirato.
Mi sono truccata solo a Pasqua.
Ho fatto la pizza quasi tutti i sabati.
Certi giorni mi è sembrato particolarmente difficile, e mi sono lievemente esaurita.
Altri giorni è stato proprio bello, e devo dire che ho avuto due compagni di quarantena davvero simpatici e speciali.
Ieri sono andata a camminare con il piccolo.
Piccoli passi di libertà, e posti bellissimi da riscoprire in primavera.
May 8, 2020
April 5, 2020
Cinque aprile 2020
Stamattina stavo facendo un sugo con le melanzane, il basilico e la cipolla.
Non so come, ma si è sprigionato un profumo buonissimo e mi ha portata a quando ero piccola, e mia nonna faceva gli gnocchi.
Non era una cosa giusto per.
Era un affare serio.
Una mattina decideva che aveva voglia di fare gli gnocchi e li faceva per tutte e quattro le figlie e relativi figli.
Li faceva, li cucinava, li condiva, e noi nipoti andavamo da lei con la pentola e poi portavamo a casa nostra quelle delizie.
Non so perchè mi è venuta in mente mia nonna.
Forse perchè mi piacerebbe sapere cosa mi avrebbe detto di questo periodo. Forse, insieme al nonno, mi avrebbe dato qualche consiglio, quella saggezza che una persona si costruisce a fatica nel corso degli anni. E che adesso servirebbe tanto.
Sono sempre stata una pantofolaia, sicchè questo stare a casa forzatamente, non mi pesa troppo.
Mi pesa non poter fare le passeggiate con il mio bimbo, che però sta apprezzando le terrazze e le piantine che riesco a piantare.
Mi pesa non vedere e stare vicina a mia mamma, che però videochiamo anche 3 volte al giorno.
Mi pesa non avere un giardino, per godermi di più questa natura che continua a sbocciare.
Guardo il lato bello di tutto questo: mi godo tantissimo il mio bambino e mio marito.
Seba ha imparato che la polvere non si può toccare ma solo vedere quando il sole la illumina, che è bellissimo ballare, che in terrazza ci sono un sacco di ragni che si chiamano Gigio che dormono un sacco, che ogni giorno è bello e c'è sempre qualcosa da fare.
Io ogni giorno imparo e appena posso leggo e volo via, nelle ultime settimane ad Amburgo.
Su instagram ho scoperto questa bravissima disegnatrice per bambini
Mi sono scaricata Telegram solo per seguire Pesto della SignorinaLaVe
Ho appena finito la trilogia della Korn e vorrei consigliarla a tutti.
Non so come, ma si è sprigionato un profumo buonissimo e mi ha portata a quando ero piccola, e mia nonna faceva gli gnocchi.
Non era una cosa giusto per.
Era un affare serio.
Una mattina decideva che aveva voglia di fare gli gnocchi e li faceva per tutte e quattro le figlie e relativi figli.
Li faceva, li cucinava, li condiva, e noi nipoti andavamo da lei con la pentola e poi portavamo a casa nostra quelle delizie.
Non so perchè mi è venuta in mente mia nonna.
Forse perchè mi piacerebbe sapere cosa mi avrebbe detto di questo periodo. Forse, insieme al nonno, mi avrebbe dato qualche consiglio, quella saggezza che una persona si costruisce a fatica nel corso degli anni. E che adesso servirebbe tanto.
Sono sempre stata una pantofolaia, sicchè questo stare a casa forzatamente, non mi pesa troppo.
Mi pesa non poter fare le passeggiate con il mio bimbo, che però sta apprezzando le terrazze e le piantine che riesco a piantare.
Mi pesa non vedere e stare vicina a mia mamma, che però videochiamo anche 3 volte al giorno.
Mi pesa non avere un giardino, per godermi di più questa natura che continua a sbocciare.
Guardo il lato bello di tutto questo: mi godo tantissimo il mio bambino e mio marito.
Seba ha imparato che la polvere non si può toccare ma solo vedere quando il sole la illumina, che è bellissimo ballare, che in terrazza ci sono un sacco di ragni che si chiamano Gigio che dormono un sacco, che ogni giorno è bello e c'è sempre qualcosa da fare.
Io ogni giorno imparo e appena posso leggo e volo via, nelle ultime settimane ad Amburgo.
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Ho appena finito la trilogia della Korn e vorrei consigliarla a tutti.
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