May 8, 2020

Questo strano periodo

Giovedì scorso stava piovendo.
Guardavo la pioggia cadere e pensavo a come si divide in sillabe la parola "pozzanghera".
Poz-zan-ghe-ra
Mi sono arrivati degli spruzzi piccoli piccoli in faccia.
Ho guardato il piccoletto che con il suo sorrisetto furbo, stava imparando a passare il suo pollice sopra le setole dello spazzolino che teneva in mano.
Ecco cos'era, ho pensato, e ho tuffato il mio naso sul suo collo, che al pomeriggio presenta una varietà di profumi che dipende dallo yogurt che mangia quando si sveglia.

Questo forse può essere il riassunto di questi due mesi di quarantena, in cui sia io che mio marito abbiamo fortunatamente continuato a lavorare, alternandoci per tenere il piccolino.
Abbiamo piantato tante piantine di pomodoro.
Ho letto molto, in terrazza sotto al sole.
Mi sono fatta (male) la tinta ai capelli per la prima volta, e non vedo l'ora di potermela rifare per un risultato un po' decente.
Ho rasato mio marito per la prima volta, e adesso vivo in casa con Lupin.
Non ho mai stirato.
Mi sono truccata solo a Pasqua.
Ho fatto la pizza quasi tutti i sabati.
Certi giorni mi è sembrato particolarmente difficile, e mi sono lievemente esaurita.
Altri giorni è stato proprio bello, e devo dire che ho avuto due compagni di quarantena davvero simpatici e speciali.

Ieri sono andata a camminare con il piccolo.
Piccoli passi di libertà, e posti bellissimi da riscoprire in primavera.

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