Prendo la descrizione di questo posto da questo sito:
Attualmente l'area ha contorni più ridotti, chiusa tra il binario ferroviario e l'invaso artificiale.
E' meta di piacevolissime passeggiate, nel suggestivo bosco tra torrentelli, sorgenti e piccolissimi laghetti quali il 'lago delle Tose' (tose=ragazze).
"Si trattava di uno dei più importanti siti sacri della civiltà paleo-veneta legato alle divinità della fertilità per le suggestive e magiche sorgenti d'acqua.
Acque ricche di sostanze solforose, utilizzate anche dai romani e in epoca medioevale per le proprietà curative della pelle e per rimarginare le ferite.Attualmente l'area ha contorni più ridotti, chiusa tra il binario ferroviario e l'invaso artificiale.
E' meta di piacevolissime passeggiate, nel suggestivo bosco tra torrentelli, sorgenti e piccolissimi laghetti quali il 'lago delle Tose' (tose=ragazze).
Forte è l'odore di zolfo, molto esuberante la vegetazione."
C'è una passeggiata che costeggia i torrentelli, e lungo questa, sono riportate le spiegazioni e le copie degli oggetti di origine paleoveneta che sono stati trovati nel luogo.
Il posto dona tranquillità....
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