Non so perchè ma per me mare significa leggere.
Le ore passano veloci, l'ombra si sposta ed io e la mia sdraio balliamo intorno all'ombrellone.
Sabato ho raccolto qualche conchiglia, ho salutato il mare che era più azzurro del solito e poi ho incontrato due amici appena conosciuti: Gioconda (= Giò) e Filemone.
Giò è una donna che ha perso il suo amore, Leonardo.
Filemone è l'Angelo Custode di Giò.
Giò, non sta passando un buon periodo e decide di scrivere una lettera al suo Angelo custode, proprio come aveva fatto sua nonna molti anni prima.
Qualche ora più tardi, con i piedi fosforescenti e la pancia piena di insalata di riso, ho letto tutta la corrispondenza che Giò e Filemone si sono scambiati.
Sono lettere che tutti avremmo bisogno di ricevere, sono parole che fanno stare bene, e che aiutano a guardare la realtà come dovrebbe essere vista (ma spesso non riusciamo a vederla).
Sarà che ricevere lettere mi piace da sempre....pensare di riceverne dal mio Angelo Custode, sarebbe davvero qualcosa di fantastico.
E questo è il passo che mi è piaciuto di più:
"Bisogna sapere amare.
Un'impresa ostinata che non prevede ricompense nè riconoscimenti ufficiali, spesso nemmeno da parte dell'oggetto del nostro amore.
Solo la sensazione di essere un po' più vicini degli altri al cielo.
Perchè se l'amore è una discesa dell'eternità nel tempo e nello spazio, non può limitarsi al miracolo dell'incontro e alla poesia dell'istante.
Deve per forza estendersi alla costruzione di qualcosa di durevole.
Trovarsi rimane la magia, ma non perdersi è la vera favola."