Vicoli ocra e bianchi bagnati dal sole.
Svolti l'angolo e trovi una pianta che non ti aspetti di trovare.
Un mosaico gigantesco (Cattedrale di Santa Maria Annunziata).
Un castello affacciato sul mare.
E la pitta. Gnam.
Questa mattina mi sono svegliata con il rumore della pioggia che cadeva.
Sono giorni che aspettavo che la pioggia ed il fresco arrivassero.
La cassiera del supermercato, giovedì mi ha chiesto se avevo dormito la notte, e mi ha detto di tenere duro fino al weekend. Il fresco arriva, non ti preoccupare.
Che personcine gentili che sto trovando di questi tempi.
Ho fatto la passata di pomodori.
Mentre giravo i pomodori, mi sono sentita come Ratatouille quando con la mano si avvicina il profumo di quello che sta cucinando, come in questa scena del cartone:
Il magico potere della cucina.
Quando ero piccola, passavamo tre settimane di agosto in una casa a Lignano Sabbiadoro.
L'appartamento era lungo la darsena, e ogni sera vedevo il sole che scendeva giù, "come un soldino entra nel salvadanaio" diceva mio papà.
C'erano anche degli amici, che venivano in vacanza con la nonna.
Mi ricordo una giornata grigia, e fresca in cui pioveva.
Io ero triste perchè non potevo andare in spiaggia, e poi cosa fai al mare se piove e se sei una bambina di 8 anni?
La nonna di questi amici, guardando la pioggia che cadeva giù diceva "che ea vegna, che ea vegna (che venga, che venga)".
In questi giorni di caldo oltre ogni misura, mi è venuta più volte in mente questa signora, e quanta ragione le ho dato.
Ieri sera è piovuto un sacco e dentro di me continuavo a ripetere "che ea vegna, che ea vegna".
La settimana enigmistica.
Sto iniziando a coltivare le stesse passioni dei pensionati, me ne rendo conto.
Sono indecisa se completare i cruciverba in matita, perchè, diciamocelo, io ci provo ma spesso sbaglio clamorosamente risposta.
Quello che più mi piace, però, sono gli enigmi polizieschi, quelli con il detective MAC.
E ogni tanto, riesco anche a capire chi è il colpevole 😎
L'uva nera.
Non so cosa mi ha preso quest'anno, ma vado davvero pazza per l'uva nera.
E' buona, fresca, ha quel sapore di fine estate-inizio autunno.
E nel negozio vicino casa (quello dove la cassiera mi chiede se ho dormito la notte) l'hanno finita.
Dannazione.
Galatina è un ottimo posto per passare qualche ora in tranquillità.
Il centro è piccolino, è color ocra, lo si può girare con facilità facendo qualche sosta nelle bellissime chiese (Chiesa Madre dei Santi Pietro e Paolo eChiesa di Santa Caterina Novella).
Ci sono poi angolini e scorci che fanno innamorare, o che ricordano i tempi passati.
E' domenica mattina, e dopo aver letto questo post ho deciso di scrivere cinque cose belle della settimana, giusto per continuare ad annaffiare il mio adorato (e ogni tanto bistrattato) blog 😊.
- la colazione con pane e marmellata: mi sveglio al mattino con una voglia pazza di affondare i denti in un pezzo di pane ricoperto di marmellata. Meglio se ai frutti di bosco o se ai fichi. E la mia giornata inizia con il sorriso.
- il giveaway vinto grazie a consciouslifestyleofmine. Rosa Larissa Klara mi ha inviato uno zaino pieno di prodotti biologici buonissimi ed interessantissimi. Devo dire che mi sono commossa e sono rimasta sbalordita.
Il miracolo di questo mio piccolo blog: farmi conoscere persone davvero interessanti.
- i libri che sto leggendo e che mi rapiscono per qualche ora: per esempio, in questi giorni sono nel bel mezzo della seconda guerra mondiale, in Inghilterra, e mi riunisco con le donne del paesino di Childbury per cantare nel coro.
Che spasso essere una silenziosa spettatrice.
- il vicino di casa che ogni mattina intorno alle 7 cerca di intonare la sigla della famiglia Addams fischiettando, ma non riesce mai ad azzeccare tutte le note. Mai.
L'altra sera per tv hanno trasmesso il film della Famiglia Addams, volevo dirglielo ma non so chi sia il fischiettatore.
- le cene in sagra con gli amici. il cibo delle sagre per me è bontà pura, il mio personalissimo menù prevede gnocchi al ragù e patatine fritte. Nessuna sagra mi ha mai delusa nè per quantità, nè per qualità. Meglio che un ristorante con stelle michelin.
E poi c'è sempre la pesca di beneficenza in cui si vincono cose improbabili dal valore inestimabile.
Non c'è bisogno di dire che vorrei essere in un bosco come questo (immagine presa da qui)
Da qualche tempo la montagna mi fa stare bene.
Leggo libri, guardo foto su instagram, cerco di visitarla ogni volta che posso, ma questa voglia di montagna non passa.
E così anche domenica, per sfuggire alla leggera afa cittadina (non ne posso più) con gli amici abbiamo passato una giornata ad Asiago.
Appena scesi dalla macchina, il profumo di montagna mi è arrivato dritto in faccia: questa aria fresca mista all'odore di legno, mista a non cosa, mi ha fatto aprire il cuore.
E così, abbiamo passeggiato per il centro, poi abbiamo mangiato a Ca' Sorda ai Pennar (tutto eccezionalmente buono) ed infine abbiamo passeggiato per i campi (in un pezzo della strada del vecchio Trenino), abbracciati dalle montagne.
In questo viaggio io e il mio Mr ci siamo realmente riposati.
Di solito cerchiamo di vedere tutto il possibile, cerchiamo i posticini più nascosti e li visitiamo.
A costo di tornare più stanchi di prima.
Ma non quest'estate: quest'estate è lenta, è un po' goffa e piena di nuove sensazioni che ci hanno spinto a goderci la vita da spiaggia, con il mare pugliese che è qualcosa di indescrivibile.
In Puglia, abbiamo soggiornato in una casa airbnb "Il giardino segreto" che è situata a Racale (in provincia di Lecce): volevamo un posto da cui fosse comodo raggiungere altre città e posti di mare nel giro di un'ora/mezzora e questo paesino si è rivelato un'ottima scelta.
La casa era davvero bella e fresca, ed aveva il giardino di cui mi sono innamorata (come avete potuto notare da Instagram):
Dal punto di vista culinario ci siamo viziati mangiando divinamente a L'Acchiatura e da Barbarella (sempre a Racale).
Ogni giorno prendevamo il pranzo dal Panificio Francioso: il profumo che usciva dal laboratorio dietro il panificio era qualcosa di indescrivibile, per non parlare delle focacce....
Il mare del Salento: abbiamo visitato tre spiagge, Punta Prosciutto, Pescoluse e Torre San Giovanni.
La famosissimaPunta Prosciutto:
Non abbiamo trovato una super giornata, a Punta Prosciutto, infatti dopo pranzo siamo rientrati perchè il cielo era diventato abbastanza nero e tirava tanto vento che era impossibile tenere l'ombrellone aperto.
Ma posso davvero dire che l'acqua era meravigliosa:
Pescoluse: le Maldive del Salento: l'acqua è realmente trasparente, è un colpo d'occhio davvero fenomenale. La spiaggia però non è molto larga e si riempie in fretta.
Torre San Giovanni: a dieci minuti da Racale, abbiamo trovato questa spiaggia perfetta: non c'era vento, l'acqua era fantastica e mentre nuotavo si vedevano i piedi (qui ho letto due dei tre libri che mi ero portata in vacanza...)
Questa mattina appena ho sentito qualche goccia di pioggia che cadeva, mi sono alzata di corsa dal letto.
Ho spalancato tutta la casa, e poi sono arrivati i lampi e i tuoni.
E la mia mente ha cominciato a cantare:
- Paradise dei Coldplay
- All I have to do is dream degli Everly Brothers
- Heaven for everyone dei Queen
So che è inizio agosto, so che è estate, so che è normale che faccia caldo.
Ma ne fa troppo, o almeno troppo per me.
Questo caldo fa si che rimanga chiusa in casa, o, se esco, vado in piscina e, in entrambi i casi mi ritrovo a leggere.
Sempre.
E succede che non ne ho mai abbastanza.
Sarà che sto leggendo libri davvero belli, ma quest'estate sembra fatta apposta per leggere.
Questo è il motivo di tutti i libri di cui sto parlando qui nel blog, in questa estate rovente (come definisce queste giornate 3bmeteo).
Così oggi vi parlo del mio incontro con Lorenzo Marone.
Il libro "Magari domani resto" mi è stato suggerito da mia sorella, che me ne ha parlato davvero bene, (abbiamo gusti abbastanza simili in fatto di letture) quindi sapevo di andare sul sicuro.
E mi sono trovata immersa nella storia di Luce, di Don Vittorio, di Kevìn, della famiglia di questa giovane avvocatessa napoletana che si fa fatica a dimenticare e a non voler bene.
La storia scivola via veloce ed è davvero ben scritta, tanto che non se ne ha mai abbastanza.
Questo quello che ho sottolineato 😄 "La guardai e mi sentii protetta, sicura che nulla al mondo sarebbe mai potuto accadere finchè ci fosse stata lei al mio fianco, quella donnina alla quale non era bastata una vita intera per imparare a leggere decentemente, e che però, ora lo so, una vita le era bastata per capire che se vuoi avere a che fare con l'amore devi avere coraggio, e se non ce l'hai, ti tocca trovarlo, perchè se c'è un solo elemento, su questa piccola palla piena di odio che chiamiamo Terra, capace di mostrarci la bellezza del tutto che ci attornia, questo è l'amore."
Luce: "Ho un nipote che non ho ancora visto, mi domandavo come fosse." Carmen: "Anch'io mi chiedevo come fosse Kevìn, quando era int'a panza. Speravo che fosse bellillo, ma nun potevo sapè che veniva fuori stu capolavoro!" Luce: "E' buffa questa cosa che si inizia ad amare una persona senza neanche conoscerne il volto. E' l'unica volta che accade nella vita". "Se questo ragazzino con il caschetto fosse davvero mio figlio, ora mi sentirei appagata nell'incrociare i suoi occhi felici che hanno dentro uno sfolgorio di luce accecante, un bagliore di fiducia nella vita, nel futuro e soprattutto in se stesso. Quella luce è l'unico vero grande dono che possa e debba farci un genitore. Tutto il resto è scarto."